Giorgio Stockel

Fotografo e architetto di professione. Laureato in Architettura presso l'Università di Roma La Sapienza, ad oggi svolge attività didattica nell'insegnamento di "Percezione e comunicazione visiva" per il Corso di Laurea UE. Si occupa di rappresentazione fotografica delle architetture e degli ambienti per conservare e archiviare la loro memoria storica.

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LA CITTÀ DELL’AQUILA.
IL CENTRO STORICO TRA IL 1860 E IL 1960.

L'Unità d'Italia rappresenta una precisa data di partenza di un processo di trasformazione territoriale che informe diverse ha influenzato tutte le Regioni, le città ed i paesi italiani: dal 1860 ha preso appunto inizio la ricerca su ciò che è cambiato nella città dell'Aquila. La ragione per cui la ricerca condotta si arresta al 1960 è data dal fatto che è di quegli anni il dibattito sul piano regolatore generale, elaborato dagli architetti Piccinato e Majoli, che, primo fra gli strumenti urbanistici di cui si è dotata la città, considera oggetto del piano l'intero territorio comunale e non più solamente le aree comprese entro le antiche mura urbane. L'episodicità di quanto avviene al di fuori delle mura fino al 1960 ha indicato la limitazione territoriale del campo della ricerca. La principale fonte di documentazione è risultata essere l'Archivio del Comune dell'Aquila. Altre fonti sono state l'Archivio di Stato dell'Aquila e la Biblioteca Provinciale Salvatore Tommasi. La ricerca è stata condotta presso la Facoltà di Ingegneria dell’Aquila, stata pubblicata nel 1981 all’Aquila dalle Edizioni del Gallo Cedrone in un volume, di 624 pagine illustrate da 1362 documenti di disegni progettuali, esaurito ed ora in seconda edizione a cura dalle Edizioni Aracne.