Roberto Taddeo

Fotografo. Nato a San Benedetto del Tronto nel 1982. Laureato in giurisprudenza a Perugia, ad oggi, affianca l'attività forense con quella di fotografo non professionista collaborando con alcune agenzie di eventi e con alcune riviste di vari settori. Autodidatta, ama la finzione della fotografia soprattutto attraverso l'uso del bianco e nero nei reportage incentrati sull'elemento antropico.

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L'Aquila è il silenzio.

Ho fotografato una città privata non solo del suo presente, ma anche del suo passato. Perché si fa davvero fatica, pur sapendo che ci sia stata, ad immaginare una qualche vita in questi luoghi prima che arrivasse quella catastrofe. L'emblema di questo tempo che si congela in un determinato giorno e che lascia poche tracce del suo passato è un cartello appeso fuori da un pub in piazza Duomo, dove si segnala la partita di calcio che sarebbe stata trasmessa nel locale. Ci sono scritti a mano i nomi delle due squadre e la data dell'incontro: il 5 aprile 2009, il giorno prima del terremoto. Il cartello non è stato più tolto da lì ed è forse la testimonianza più autentica e sconcertante, nella sua orribile semplicità, di ciò che la città è stata e che oggi non è più. Ciò che rimane è solo un forte silenzio ed ho tentato, quindi, di fotografarlo.
Roberto Taddeo