Sergio Maritato

Fotografo. Nato ad Acquappesa (CS) nel 1957, studia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, si trasferisce per alcuni anni a Milano e dal 1988 si occupa di fotografia. Privilegia immagini di architettura e paesaggistiche svolgendo contemporaneamente attività di sperimentazione che lo porta ad usare macchine a foro stenopeico da lui stesso realizzate e a studiare le diverse modalità del linguaggio visivo. Vive e risiede a L’Aquila.

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TEMPO. Sbiadiscono i ricordi e le speranze...

Le immagini presentate sono tratte da alcuni percorsi fotografici realizzati in momenti diversi tra il 2009 ed il 2013; testimoniano l’evento sismico che ha colpito L’Aquila il 6 aprile del 2009. Le fotografie presentano, senza ripercorrere i momenti più tragici, l’inevitabile cambiamento che i cittadini hanno dovuto affrontare nel corso dei 5 anni che ci separano dal disastro. Si tratta di una narrazione non urlata, che ci apre a riflessioni postume: dai danneggiamenti degli edifici alla messa in sicurezza, alla effimera speranza dell’assegnazione di un alloggio nelle new towns dell’hinterland di L’Aquila, quale isola felice; alla successiva rivelazione dell’emarginazione in quartieri dormitori privi di ogni infrastruttura e di tutto ciò che è indispensabile per un normale vivere. La zona rossa divenuta "museo all’aperto", meta di pellegrinaggio di turisti in cerca di nuove emozioni fotografiche; i segni storici si mescolano con le sovrapposizioni degli interventi postumi, tutto è perfetto per dar vita a nuove opere d’arte.